Disturbi dell’Evacuazione nell’infanzia: Encopresi ed Enuresi
- vincenzoghianda8
- 17 gen 2024
- Tempo di lettura: 2 min

I disturbi dell’evacuazione, che includono l’encopresi (cacca!) e l’enuresi (pipì!), sono fra le problematiche più frequenti nell'età infantile e preoccupano molti genitori.
Tali disturbi presentano una forma primaria e una secondaria, in base alla presenza o alla perdita successiva del controllo sfinterico e urinario. I bambini con difficoltà sensoriali o problemi nella sequenza/pianificazione motoria possono manifestare ritardi nel raggiungere il controllo dell’evacuazione. Tutto ciò è normale e bisognerà porre, eventualmente, una maggiore attenzione.

Generalmente i bambini, crescendo, sperimentano conflitti affettivi, che riguardano il controllo, l’aggressività e la vergogna, e questi possono contribuire a ritardi nello sviluppo del controllo sfinterico.
Il ruolo dei genitori è cruciale nell'individuare , specialmente quando i disturbi persistono per più di 3 mesi nei bambini che abbiano almeno 4 anni: pazienza, comprensione ed empatia sono fondamentali per gestire queste situazioni, che sono frustranti per tutti (bambini e genitori). La frustrazione e la rabbia espresse dai genitori possono influire sull’autostima dei bambini; tuttavia, possono anche fornire una forma di gratificazione secondaria (anche se in modo disfunzionale, il bambino sente su di sé molta attenzione).
In ogni caso, è essenziale escludere cause fisiche o mediche: in caso negativo, conviene cercare fattori scatenanti come traumi o cambiamenti nell’ambiente del bambino. L’emergere di sintomi può rappresentare una risposta regressiva a conflitti evolutivi (che riguardano quindi solo il bambino) o ambientali. I disturbi secondari, specialmente l’enuresi, tendono a manifestarsi più frequentemente di notte.
L'encopresi secondaria può assumere la forma di “insudiciamento”, caratterizzata da macchie di feci sugli abiti.

Entrambi i disturbi sono più comuni tra i bambini più piccoli, con una tendenza alla “remissione spontanea” durante la crescita. La diagnosi è più frequente nei maschi, con un’associazione osservata tra enuresi e iperattività.
Comprendere dunque questo tipo di disturbi richiede un’analisi dettagliata delle cause, coinvolgendo i genitori per un supporto adeguato e considerando il contesto emotivo ed ambientale dei bambini.
CHE COSA FARE?
In questi casi è necessario mantenere un atteggiamento sereno, comprensivo e non giudicante nei confronti del bambino e della situazione. Non rimproveriamolo, dunque, se si fa la pipì o la cacca addosso, non parliamone con parenti e amici di fronte al bambino. Potrebbe essere utile anche utilizzare dei libretti da leggere col bambino (ad es. "Lupetto usa il vasino" di Orianne Lallermand ed Eléonore Thuillier, "Cos'è la cacca" di Katie Daynes e Marta Alvarez Miguéns, "L'isola delle cacche" di Maria Rita Parsi e Marilina Ricciardi)
Se il problema dovesse persistere, è consigliabile l'aiuto di un professionista.
Comentarios