L'importanza dell'attaccamento nel bambino e nell'adulto
- vincenzoghianda8
- 15 dic 2023
- Tempo di lettura: 4 min

L'attaccamento rappresenta uno dei pilastri fondamentali nello sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini. Questo legame profondo e affettivo che si instaura tra il bambino e la figura di cura primaria svolge un ruolo cruciale nella formazione delle basi relazionali e nella costruzione del benessere emotivo.
L'attaccamento può essere definito come il legame emotivo e la connessione affettiva che si sviluppa tra il bambino e la figura di attaccamento primario, solitamente i genitori o coloro che svolgono un ruolo di cura significativo. Questo legame non solo fornisce sicurezza emotiva al bambino, ma svolge anche un ruolo chiave nello sviluppo delle competenze sociali e nella regolazione delle emozioni.
La teoria dell'attaccamento, sviluppata da John Bowlby, sottolinea l'importanza di questo legame nella costruzione di un modello interno di relazioni. Secondo Bowlby, i bambini sviluppano schemi mentali basati sulle loro esperienze di attaccamento, che influenzeranno le loro relazioni future.
Quali sono i tipi di attaccamento?
La teoria dell'attaccamento identifica diversi tipi di attaccamento che possono svilupparsi in base alle esperienze relazionali del bambino. L'attaccamento sicuro è caratterizzato dalla fiducia e dalla sicurezza nel legame, mentre l'attaccamento insicuro può manifestarsi come evitante o ansioso, in cui il bambino mostra comportamenti di attaccamento meno stabili.
Nello specifico:
attaccamento SICURO: il bambino ricerca attivamente la figura di attaccamento in caso di distacco e si calma nel momento in cui ci si riavvicina; il genitore è sintonizzato sui bisogni del figlio, riconosce il bisogno di cura e lo legittima, senza giudizio. I bambini sicuri crescono con la giusta dose di indipendenza e autonomia che permette quindi di "esplorare il mondo" in modo più sereno, poichè sanno dentro di loro di poter tornare ad una "base sicura" (Winnicott, 1988). Un bambino con attaccamento di tipo sicuro potrà essere un adulto capace di cercare e dare sostegno alle persone care.
attaccamento INSICURO-EVITANTE: il bambino con questo tipo di attaccamento non chiede aiuto in caso di bisogno, tende all’autonomia ed all’esplorazione, ma non adeguate all'età. Al momento del distacco dal caregiver mostra un'apparente indifferenza e nel momento in cui si ritrova con l'adulto, mostra poche reazioni e continua a mostrare indifferenza. Il genitore si mostra poco attento e fatica a riconoscere i bisogni del bambino (spesso a causa di un vissuto legato ad un mancato riconoscimento dei propri bisogni) e questo impedisce al bambino di poter chiedere aiuto, poichè non sente di avere un genitore interessato, disposto ad accogliere le emozioni negative senza giudicarle o svalutarle. Generalmente i bambini con attaccamento evitante sono abituati a trattenere le emozioni (es. angoscia o rabbia) e potrebbero diventare adulti poco empatici o disinteressati ai problemi degli altri.
attaccamento INSICURO-AMBIVALENTE: nel momento del distacco protesta esageratamente e piange in modo inconsolabile, la sensazione che prova è di abbandono; a poco servono le rassicurazioni della figura di riferimento, dal momento che la paura di essere nuovamente abbandonato continuerà ad essere attiva. Il bambino "ambivalente" mostra una eccessiva dipendenza dal genitore, è particolarmente inibito per quanto riguarda l'esplorazione, il tono dell'umore è incostante, può apparire molto turbato se il genitore non risponde positivamente ad una richiesta (amplifica le emozioni, in particolare paura e rabbia). Il genitore, in questo caso, ha un tipo di accudimento, appunto, ambivalente, con modalità a volte ansiose e altre intrusive: mostra un atteggiamento a volte molto preoccupato o "problematizzante" di fronte alle richieste del bambino. Per questo motivo il vissuto del genitore potrebbe essere quello di sentirsi inadeguato o esausto. Il bambino che vive questo tipo di accudimento, pensa di sè di non andare bene, di non potersi fidare e di non poter gestire i problemi o le frustrazioni. Possono quindi diventare adulti possessivi e in difficoltà di fronte alle frustrazioni o al timore di essere abbandonati.
attaccamento DISORGANIZZATO: è l'ultima tipologia studiata ed è stata riscontrato in quei bambini che hanno subito traumi quali abusi e/o maltrattamenti oppure con figure di attaccamento fortemente traumatizzate. Il bambino mostra atteggiamenti fortemente contraddittori di affetto e collera. Il caregiver irrisolto può occasionalmente mostrare col proprio bambino, segni di allarme e/o rabbia. Queste situazioni, vissute con intensa apprensione, inducono nel bambino una massiccia attivazione del sistema di difesa (in contemporanea o in conflitto con il sistema di attaccamento). In questo stato di "terrore senza via d'uscita", nel quale il caregiver funge da fonte e, allo stesso tempo, da soluzione, il bambino inizia a costruire percezioni di sé e dell'altro come persecutore, vittima e salvatore, alternando ruoli che disorganizzano la mente e conducono al crollo delle funzioni integratrici della coscienza, tipiche delle esperienze dissociative. Per il bambino, la fonte di protezione diventa anche la fonte del pericolo dal quale salvaguardarsi, quindi si sente impotente e pensa di sè di essere cattivo e in pericolo. Da adulti potranno essere fortemente insicuri nei rapporti sociali, non sapranno mostrare affetto e potranno utilizzare la violenza.
L'attaccamento svolge, dunque, un ruolo essenziale nel plasmare il comportamento e le interazioni sociali dei bambini. Il sostegno attento e sensibile da parte dei caregiver è fondamentale per promuovere un attaccamento sicuro. Le interazioni positive, la risposta alle esigenze del bambino e la creazione di un ambiente di fiducia contribuiscono a stabilire una base solida per il suo sviluppo emotivo e relazionale.
E' stato notato che le esperienze traumatiche passate vissute dalle figure che si occupano del bambino influiscono attivamente sulla costruzione del legame e sul tipo di attaccamento e si riattivano durante l'accudimento. Quando riaffiorano ricordi traumatici nella mente del genitore mentre è intento ad accudire il figlio, la sofferenza legata a questi ricordi riattiva il sistema di attaccamento del genitore, interferendo quindi nell'accudimento.
E' molto importante, quindi, riconoscere questa sofferenza nel genitore per comprendere come quegli eventi stressanti del passato incidano sulla capacità di regolare le proprie emozioni nel presente e, di conseguenza, sulla relazione con il bambino.
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